RISPARMIARE CON IL FOTOVOLTAICO

Come noto, gli incentivi per il fotovoltaico non vengono più erogati da tempo ma un impianto fotovoltaico conviene ancora?

Bene, la risposta è si.

Innanzitutto bisogna dire che consumare energia prodotta da fonti rinnovabili è un bene per tutta la collettività e non solo un fatto puramente economico ma se si considera anche il rapporto costi-benefici ci si rende conto che nei casi più favorevoli si può rientrare dell'investimento in meno di 7 anni ed avere da li in poi un guadagno costante per tutta la vita dell'impianto (si fa notare che la vita utile di un impianto mediamente va oltre i 25 anni se si utilizzano materiali di qualità).

Infatti, i prezzi degli impianti sono diminuiti molto negli ultimi tre anni, riducendosi quasi di un terzo e, almeno fino a fino 2015, l'installazione di impianti fotovoltaici gode della detrazione fiscale del 50%, restituendo metà dell'investimento in 10 anni, e l'energia in eccesso è remunerata tramite lo scambio sul posto.

Pertanto, installare un impianto fotovoltaico conviene ancora sopratutto quando i consumi (senza impianto) sono alti e con un risparmio che è tanto maggiore quanto più è elevata la quota di energia prodotta dall'impianto che si riesce ad usare senza immetterla in rete (autoconsumo).

 impianto fotovoltaico

Chiaramente non siamo più ai tempi d'oro dei grandi investimenti in immensi campi fotovoltaici ma se si considerano i piccoli impianti, diciamo sotto i 20KW di potenza, la convenienza è ancora buona sopratutto se l'impianto viene correttamente dimensionato per massimizzare l'autoconsumo, cioè ridurre al minimo la quantità di energia prelevata dalla rete.

 

 

Vediamo di fare un esempio:

consideriamo innanzitutto un prezzo di fascia media che garantisce prodotti di qualità, dimensioniamo la potenza dell'impianto in base ai consumi (la scelta ottimale da quando non c'è più la tariffa incentivante) e prendiamo in esame l'irraggiamento solare al nord Italia.

Poniamo il caso che una famiglia abbia dei consumi medio-alti, cioè circa 4.000 kWh all'anno, con un costo dell'energia 0,23 euro/kWh (prezzo in regime di maggior tutela per fasce di consumo di questo genere e, per semplicità, senza tenere conto dei probabili aumenti sul medio termine, che renderebbero ancora più conveniente l'installazione).

Per coprire il fabbisogno elettrico servirebbe un impianto da circa 3,5 kWp con un investimento medio di circa 8.500 euro iva inclusa e chiavi in mano.

Se questa famiglia riesce ad autoconsumare direttamente il 35% dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico (una percentuale di autoconsumo media) rientrerà dall'investimento in circa 8 anni considerando anche la detrazione fiscale.

Se invece riesce a massimizzare l'autoconsumo, magari concentrando l'uso degli elettrodomestici nelle ore in cui il fotovoltaico produce, ed arriva ad usare il 60% dell'energia prodotta, i tempi migliorano ulteriormente, e rientrerà dall'investimento in circa 7 anni.

Chiaramente per famiglie che hanno consumi minori la convenienza si riduce ma tenendo conto che se si consuma di meno si paga di meno l'energia prelevata dalla rete e l'impianto può essere più piccolo (e costare meno) i tempi di ritorno si portano a 9/10 anni.

Perciò, installare un piccolo impianto fotovoltaico rimane ancora un investimento sensato sia in termini ecologici che economici.

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